Tadej Pogacar è stato il dominatore assoluto ed incontestabile del 77° Critérium du Dauphiné. Lo sloveno ha vinto alla sua maniera, senza se e senza ma con la leggerezza e la freschezza atletica che sono tra i suoi straordinari marchi di fabbrica. Mancava nel curriculum superlativo di Tadej questa prestigiosa corsa a tappe.
Solo un passaggio a vuoto, per il resto il solito Pogacar – Ha vinto la prima tappa e indossato la maglia gialla, che ha poi lasciato il giorno dopo, ha avuto un unico e, alla fine, del tutto ininfluente passaggio a vuoto nella cronometro, dove ha perso sia da Evenepoel che da Vingegaard. Poi, ha dominato la scena con due vittorie fotocopia sulle Alpi e portato a casa un successo che lo proietta (semmai e ne fosse bisogno) come il favorito numero 1 del prossimo Tour de France, che scatterà il 5 luglio.
18 corse a tappe vinte – Il fuoriclasse della UAE ha messo in carniere la vittoria numero 18 in una corsa a tappe. Particolare curioso: ha vinto 18 delle 19 corse a tappe in cui ha indossato la maglia di leader. L’unica volta in cui non ha ha vinto dopo essere stato leader è stato il Tour 2022 (vittoria di Vingegaard). Solo in tre sono riusciti a vincere il Delfinato da campioni del mondo: Luison Bobet (1955), Bernard Hinault (1981) e, appunto, Tadej Pogacar. Il successo nella classifica finale del Dauphiné permette al classe 1998 di arrivare ad un passo dalla tripla cifra: per ora si ferma a quota 99 vittorie. Le maglie di leader portate a casa finora sono complessivamente 118 in carriera (60 nei GT + 58 negli Small Tour).
Vingegaard: record di secondi posti! – Il danese ha corso un’ottima gara, accendendo la miccia il primo giorno, facendo meglio del Fenomeno nella crono, e risultando il primo dei battuti nella doppietta sulle Alpi del grande rivale, dove ad onor del vero non è riuscito nemmeno ad impensierire lo scatenato avversario. Salta agli occhi un primato comunque raggiunto: Jonas è stato per ben 6 volte secondo: nella prima, quarta, sesta, settima e ottava tappa, e nella classifica finale.
Remco: conferma a cronometro, poi tanta fatica in montagna – Per il terzo favorito del prossimo Tour, una vittoria nella crono, come da pronostico (è campione olimpico e mondiale della specialità), ma poi quanta sofferenza in montagna, dove è stato sopravanzato oltre da “quei due” anche dal talento emergente di Florian Lipowitz.




