L’apoteosi della Visma | Lease a Bike si conclude con un trionfo pieno grazie allo sprint vincente di Olav Kooij (seconda vittoria in questo Giro) dopo un lavoro di squadra perfetto, e il trionfo finale di Simon Yates, grazie al capolavoro nel tappone col Colle delle Finestre.
Benedizione del Papa – Ultima fatica per la carovana del Giro d’Italia 2025, prima però il passaggio dalla Città del Vaticano con la benedizione del Santo Padre Leone XIV.
La Visma nel ricordo della moglie di Gesink – Nel giorno del trionfo, la Visma corre con la morte nel cuore per la prematura scomparsa della moglie di Robert Gesink, fino al 2024 storico uomo squadra dei gialloneri.
Affini e Van Aert spianano la strada per Kooij – 21esima fatica nell’incomparabile scenario della Capitale. All’ombra del Colosseo e di tutte le bellezze di Roma si chiude con una tappa di soli 143 km, dedicata ai velocisti. Prima dello striscione degli ultimi mille metri esce prepotentemente allo scoperto il Team Visma con Edoardo Affini, Wout Van Aert e Olav Kooij in terza ruota. Affini (campione europeo 2024 a cronometro) che vola letteralmente portando Van Aert agli ultimi 350 metri. Il fiammingo (già straordinario nel pilotare Simon Yates tra la discesa del Finestre e il Sestrière) è l’ultimo uomo e poi completa il lavoro Kooij, che vince nettamente davanti a Kaden Groves, Matteo Moschetti e alla maglia ciclamino Mads Pedersen. Per Kooij un ottimo Giro con 2 tappe vinte, un secondo e un terzo posto. Il neerlandese, vincitore a Napoli nel Giro 2024, fa un ulteriore passo avanti nel gotha della velocità mondiale (ha ancora 23 anni).
Spazio alle premiazioni: Isaac Del Toro (maglia bianca) vincitore della classifica dei giovani con 5’32” su Giulio Pellizzari. Il messicano è stata l’autentica rivelazione di questo Giro con una bellissima vittoria di tappa a Bormio, 4 secondi posti (!) e un terzo. Ma soprattutto ha indossato la maglia rosa per 11 giorni (record per un under-22) ed è arrivato secondo a Roma. Lorenzo Fortunato (maglia azzurra), generoso attaccante e primo della classifica degi scalatori e co-protagonista nell’unica vittoria di tappa italiana (Scaroni) in questo Giro: record negativo eguagliato (2017 unico acuto firmato da Nibali). Mads Pedersen, assoluto dominatore della classifica a punti (maglia ciclamino) e vincitore di ben 4 tappe e maglia rosa per 5 giorni: un grande attore delle classiche di primavera, che realizza il suo miglior GT in carriera.
L’apoteosi di Simon Yates – Palcoscenico finale per il podio con Yates maglia rosa, una maglia fortissimamente ritrovata dopo la débacle del 2018. Sul podio con il britannico Isaac Del Toro (2° a 3’56”) e Richard Carapaz (3° a 4’43”). Quarto posto per Derek Gee. Menzione speciale per l’eterno Damiano Caruso, quinto e migliore dei nostri a quasi 38 anni. Ottimo Pellizzari, sesto, che dopo aver corso per il capitano Roglic per 2/3 di gara, è riuscito a rimontare fino a sfiorare la top-five.




