Nel diluvio di Pisa spunta Hoole. Roglic e Ayuso recuperano terreno

Una tappa a cronometro dall’esito sorprendente per il successo del neerlandese Daan Hoole, che ha sfruttato le condizioni meteo migliori rispetto ai primi della Generale. Lotta furibonda tra i migliori della classifica con Roglic e Ayuso che hanno recuperato molto sulla maglia rosa Del Toro, assai deludente.

Cronometro per passisti – Dopo l’ubriacante performance di Isaac Del Toro nella tappa degli sterrati domenica, che ha lanciato in maglia rosa il talentuoso messicano, e il giorno di riposo ieri, si riprende con una frazione contro le lancette da Lucca a Pisa di 28,6 km. Un percorso che strizza l’occhio agli specialisti, soprattutto passisti.

Nuovo brivido per Roglic nella ricognizione – La caduta di domenica, con conseguene ritardo rispetto a tutti i big, ha un seguito per lo sloveno che, nella perlustrazione mattutina del tracciato, è stato vittima di una scivolata, per fortuna senza conseguenze. Ma assaggiare l’asfalto non è mai piacevole.

Condizioni meteo contrastanti, sorpresa Hoole, che supera il favorito Tarling – Il miglior tempo è quello del gigantesco (quasi due metri d’altezza!) Daan Hoole, un passistone che si regala il secondo successo in carriera (dopo il titolo nazionale a cron. dell’anno scorso), il quarto (dopo la tripletta di Mads Pedersen) per la sua squadra, la Lidl-Trek, in questo Giro. Il più atteso, il britannico Joshua Tarling (vincitore della cronometro di Tirana), perde per soli 7″, poi la coppia Soudal-QuickStep, Ethan Hayter a 10″ e Mattia Cattaneo a 23″, quindi Edoardo Affini a 24″. Tutti i primi della classifica sono costretti ad affrontare il finale con una pioggia battente che si abbatte particolarmete negli ultimi tre chilometri, che ne limitano le prestazioni. E allora vediamo la classifica ristretta ai pretendenti la top-ten della classifica finale.

Roglic il migliore, ottimo Ayuso, male Del Toro – Riscatto parziale di Primoz Roglic che riesce a fare meglio di tutti. Il vincitore del Giro 2023 infligge buoni distacchi a tutti: Arensman a 13″, Ayuso a 19″, Simon Yates a 28″, Tiberi a 38″, Damiano Caruso a 39″, Del Toro a 1’07”, McNulty a 1’08”, Adam Yates a 1’12”, Ciccone a 1’33”, Carapaz a 1’37”, Bernal (caduto) a 1’43”. Pronta rivincita di Ayuso sul compagno di squadra Del Toro, che ha attaccato domenica nel momento in cui lo spagnolo è caduto. Ayuso ha guadagnato ben 48″ sul messicano. Del Toro ha sofferto fin da subito: disunito, poco efficace, legnoso e titubante nelle curve del finale sotto il diluvio.

Ayuso si avvicina a Del Toro – Maglia rosa sempre Del Toro ma con soli 25″ su Ayuso; terzo posto sempre per il regolare Tiberi a 1’01”. Scorrendo la top-ten, troviamo: 4° Simon Yates a 1’03” (zitto, zitto…); 5° Roglic a 1’18” (in rimonta di ben cinque posizioni); 6° McNulty a 2’00”; 7° Adam Yates a 2’06”; 8° Ciccone a 2’07”; 9° Carapaz a 2’10”; 10° Arensman a 2’27”. Bernal ha perso ben quattro posti in classifica, e ora è 11° a 2’33”.

Curiosità: i prime tre della Generale, primi anche nella classifica dei giovani: Del Toro (21 anni e 174 giorni), Ayuso (22 anni e 246 giorni) e Tiberi (23 anni e 330 giorni).

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