Vuelta senza cerimoniale: a Madrid vincono Vingegaard e le proteste

Un massiccio schieramento di forze dell’ordine non è bastato per placare le proteste dei “pro Palestina”. La ventunesima e ultima tappa della 80esima edizione del Giro di Spagna non avrà un vincitore: annullata per tutelare la sicurezza dei corridori. Annullato anche il cerimoniale. Jonas Vingegaard, dunque, non sale sul gradino più alto del podio per festeggiare la sua terza vittoria in un grande GT, dopo i due successi al Tour de France.

Politica e sport – Una corsa monca. Una manifestazione sportiva fortemente condizionata dalle proteste di manifestanti che hanno ritenuto giusto farsi notare in una delle gare di ciclismo più conosciute. Il contendere era la presenza in gruppo della Israel Premier Tech. La formazione di matrice israeliana però non ha ceduto alle protesta, continuando la corsa sino alla fine. Decisione giusta? Lo sport non ha nulla a vedere con la politica e non sarà certo la partecipazione di una squadra israeliana nelle manifestazioni sportive a risolvere la questione palestinese. In tutto questo marasma gli unici a uscirne sconfitti sono proprio coloro i quali hanno fatto valere le proprie idee di pace in maniera sconsiderata mettendo a rischio la propria e altrui incolumità.

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