Vuelta – Finalmente Pedersen! 3° Frigo

Dopo numerosi tentativi infruttuosi, Mads Pedersen riesce, finalmente, a centrare il primo successo nella 15esima tappa di questa Vuelta, al termine di un attacco in massa della sua Lidl-Trek (ben cinque componenti nella prima parte della fuga). Il danese legittima così la sua maglia Verde di leader nella classifica a punti. I corridori di classifica si sono concessi una giornata di relax e sono giunti all’arrivo con un ritardo di ben 13’31”.

Cronaca: attacco della Lidl-Trek – Dalle dure apserità delle Asturie, la Vuelta approda in Galizia dove, da qualche anno, è stata ripristinata una breve corsa a tappe (ex Vuelta a Galicia), denominata O Gran Camino, dominata due volte dall’attuale leader della Vuelta Jonas Vingegaard. Prima del secondo giorno di riposo e dell’ultima decisiva settimana (infarcita, manco a dirlo, di salite), si corre una tappa, per così dire di “trasferimento”, che strizza l’occhio ai “fugaioli” per vocazione. Come al solito, si forma un gruppo assai numeroso (una prerogativa costante di questa Vuelta): sono 46! Da Viega / Veigadeo a Monforte de Lemos di 167,8 km, con due GPM. La Lidl-Trek, ancora all’asciutto in questa Vuelta punta forte al bersaglio pieno e inserisce ben cinque uomini (fra i quali anche Giulio Ciccone, uscito definitivamente dalle zone alte della generale) nel gruppo in avanscoperta. Due le salite in programma e un percorso non banale che fa emergere il solito Jay Vine, maglia a pois e a caccia del terzo successo parziale, con il belga Louis Vervaeke. I due rimangono al comando per diversi chilometri e vengono raggiunti a ridosso dell’arrivo da un gruppetto avvantaggiatosi dal grosso degli attaccanti.

Pedersen non sbaglia e si prende la scena – Con Vervaeke e Vine, ci sono Pedersen, un redivivo Bernal (per il quale, però, la classifica di un GT, dopo il grave incidente di gennaio 2022, sembra davvero un miraggio), il veloce Aular, Dunbar, Buitrago, Sheffield e Frigo. Prova Pedersen (-2,2) lo riprende Bernal. Poi, è la volta di Vervaeke ed è Pedersen in prima persona a ricucire. Infine, ancora Jay Vine (-1,3) ed è Bernal a chiudere subito con Pedersen attentissimo in terza ruota. Tutti e nove assieme sotto lo striscione degli ultimi 1.000 metri. Pedersen in testa, si volta, scatta Frigo, prima del cartello dei -500 metri, Pedersen si avventa sull’italiano. Curva a destra e Sheffield, che si trova in terza posizione, scivola a terra. Rettilineo finale con Mads Pedersen che scavalca agevolmente Frigo e vince nettamente (14esimo acuto stagionale) davanti ad Aular, Frigo, Buitrago, Dunbar, Bernal, Vervaeke e Vine.

Curiosità – Seppur immutate le prime otto posizioni della Generale, con Vingegaard sempre in roja con 48″ su Joao Almeida, l’abissale margine scavato dagli attaccanti (il secondo e più corposo gruppo è arrivato a soli 23″ dal primo) ha riportato il 22enne Junior Lecerf in top-ten (9° a 5’49”) e due nomi illustri nei primi 15: 13° Ciccone a 12’21” e 14° Bernal a 15’42”.

11 tappe nei GT per Mads – Il danese, che compirà 30 anni il prossimo 18 dicembre, ha portato a quota 11 i successi di tappa complessivi nei GT: 5 al Giro d’Italia, 2 al Tour de France e 4 alla Vuelta a Espana.

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