Vuelta – Corsa neutralizzata per pericolo incidenti!

Il rischio di eventuali incidenti da parte di manifestanti pro Palestina in prossimità del traguardo, ha indotto gli organizzatori a bloccare i tempi ai -3. In fuga c’erano uno scatenato Tom Pidcock e Jonas Vingegaard. A una manciata di secondi un quartetto inseguitore. Nessun vincitore, a perdere però è il ciclismo.

Landa si esalta sulle proprie strade prima di spegnersi – Undicesima tappa, Bilbao-Bilbao (157,4 km), con una lunga serie di strappi ripidi e discese tortuose in perfetto stile basco. E nei Paesi Baschi chi poteva attaccare se non il basco più famoso attualmente in gruppo? Mikel Landa, a lungo in avanscoperta con Santiago Buitrago. I due sono andati all’attacco, dopo aver centrato la fuga. Ma poi, nel finale, prima Landa (bloccato dal mal di schiena, eredità della caduta nella prima tappa del Giro) e poi il colombiano ai -25 devono alzare bandiera bianca.

Pidcock scatenato, Vingegaard in controllo, poi lo stop... – Prima dell’ultimo e decisivo strappo, la comunicazione della giuria: tempi bloccati ai -3 con nessun vincitore di tappa! Ugualmente sull’Alto de Pike (2,3 km all’8,8%, max 16%) i migliori si danno battaglia. Tom Pidcock (finora al suo miglior GT in carriera) scatta con veemenza e solo Vingegaard riesce in un primo momento ad accodarsi (-8,4). Il danese perde 10 metri, rientra per poi perdere nuovamente qualche metro in vista della cima del GPM (con abbuono di 6″) in cui passa primo lo scatenato britannico 2 volte oro olimpico di mountain bike. In discesa Vingegaard ritorna in scia e tira fino allo stop ai -3. Joao Almeida, Hindley, Gall e Jorgenson perdono una decina di secondi, validi per la Generale.

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