Vuelta – Bentornato Bernal!

Oggi a gioire è tutto il mondo del ciclismo, per il successo di un ragazzo bersagliato dalla sfortuna, tornato dopo anni di duro lavoro ad essere il campione che era: Egan Bernal! Il colombiano è dapprima in fuga con altri, poi solo con alcuni e, infine, supera Mikel Landa, un altro corridore spesso perseguitato da parecchie cadute.

Tappa n. 16 – Dopo il secondo giorno di riposo, la Vuelta riprende per l’ultima settimana di competizione. Il tracciato è assai insidioso nella parte centrale e finale. Una serie infinita di strappi (non tutti classificati come GPM) e successive discese con pochissima pianura, che mettono a dura prova la resistenza dei corridori rimasti in gara.

Landa e Bernal danno battaglia – La fuga è composta da 17 unità. Da questa si involano, manco a dirlo in un tratto in salita, gli atleti più blasonati: Mikel Landa ed Egan Bernal. Il gruppo tira i remi in barca, in attesa dell’ultima salita. Sulla coppia al comando, si riportano Nico Denz, Brieuc Rolland e Clement Braz Afonso.

Tappa falsata nuovamente dai manifestanti! – Mentre tutti assaporano lo spettacolo dell’ultima salita di Castro de Herville (8,7 km al 5,1%, con i primi tre chilometri all’8,6%), ecco la notizia che la corsa verrà fermata come mercoledì scorso a Bilbao proprio ai piedi dell’ascesa finale… Si ripete la storia di mercoledì scorso a Bilbao. Stavolta, però, ci sarà un ordine d’arrivo e un vincitore. Resta l’amarezza di una sfida e di una competizione mozzata sul più bello e bloccata, ancora una volta falsando gli sforzi di chi non c’entra nulla con la guerra!

Bernal supera Landa – Ad ogni modo, avvisati in extremis gli atleti, L’arrivo improvvisato ai piedi della salita conclusiva premia Bernal, che la spunta su Landa, poi Rolland a 7″, quindi Denz e Braz Afonso a 1’02”, e via tutti gli altri protagonisti della fuga. A 5’52” Vingegaard con gli uomini di classifica. Felix Gall perde 54″ dal gruppetto della roja, e perde una posizione in classifica in favore del nostro Pellizzari che entra in top-five! A questo punto, dopo Bilbao, domenica (con un manifestante che ha causato la caduta di Romo, oggi ritiratosi) e oggi, è davvero improponibile fare delle previsioni con la polizia e l’organizzazione in chiara ed inequivocabile difficoltà a bloccare i manifestanti pro Pal. per tutelare il regolare svolgimento della corsa.

Ritorno al successo di Bernal – Uscito di classifica, per puntare a un più significativo successo di tappa, Egan Bernal, già tornato alla vittoria ad inizio stagione con il doppio titolo nazionale (a cronometro e in linea), ritorna sul gradino più alto di una gara World Tour dal trionfo al Giro d’Italia 2021! Ed è una grande boccata d’ossigeno per il colombiano, che già quest’anno era tornato competitivo sulle tre settimane (7° al Giro d’Italia) senza tralasciare buoni piazzamenti negli Small Tour (7° alla Volta a Catalunya e 6° alla Vuelta a Burgos). Non dimentichiamo, infatti, che il sudamericano nel terribile incidente in allenamento del gennaio 2022 aveva dapprima rischiato di morire… poi, superato il primo momento di rimanere paralizzato… quindi di non dover più tornare a gareggiare. E invece, grazie al grande supporto medico e alla sua straordinaria capacità di recupero e temperamento, già a fine 2022 si era appiccicato un numero di gara. Grande Egan! Nel 2023 qualche timido, ma importante miglioramento in termini di risultati (3° in una tappa alla Vuelta a San Juan; 8° al Giro di Romandia e poi al Giro d’Ungheria; 12° al Delfinato; seppur lontano nella classifica finale, era pure riuscito a concludere sia il Tour che la Vuelta). Molto più convincente l’inizio 2024: 3° al campionato nazionale in linea; 5° al Giro di Colombia; 3° nell’O Gran Camino; 7° alla Parigi-Nizza; 3° al Catalunya (suo primo podio World Tour dal Giro ’21). E ancora 10° al Romandia e 4° al Tour de Suisse, salvo poi non riuscire a completare la rinascita in un GT (29° al Tour).

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