Spettacolo a Parigi con Van Aert e Pogacar

La 112esima edizione del Tour de France ha visto il dominio di Tadej Pogacar, al suo quarto successo nella corsa francese. L’ultima tappa con arrivo a Parigi ha visto il successo solitario di Wout van Aert al suo secondo centro ai Campi Elisi dopo il 2021. Decimo successo parziale alla Grande Boucle per il belga.

Tracciato nuovo per la 21esima e ultima tappa. Non il solito carosello e la volata finale sui Campi Elisi, ma un tracciato impegnativo con tre passaggi sull’impegnativa salita di Montmartre. La pioggia rende ancora tutto molto più suggestivo, ma anche altamente pericoloso, così la giuria decide di annullare i distacchi al traguardo. Davanti dunque restano solo coloro i quali ambiscono alla vittoria di tappa e tra questi c’è anche Pogacar, sempre in vena di dare spettacolo.

L’azione decisiva al secondo passaggio da Montmartre. Neanche a dirlo è Pogacar a forzare il ritmo. Allo scatenato sloveno risponde il duo Visma Lease a Bike formato da Van Aert e Matteo Jorgenson, poi Matej Mohiric, in cerca di riscatto dopo un Tour corso nell’anonimato. A completare il sestetto di testa ci sono anche due italiani: Matteo Trentin e Davide Ballerini.

Van Aert saluta tutti sull’ultimo passaggio a Montmartre, quando al traguardo mancano poco meno di dieci chilometri. Il belga prima è il più lesto a rispondere a un’accelerazione di Pogacar, poi scatta in faccia alla maglia gialla. Van Aert realizza l’impresa di essere stato l’unico in questo Tour a staccare di ruota Pogacar e si invola verso un gran bel successo, il secondo in stagione dopo quello conquistato nella tappa del Giro d’Italia con arrivo a Piazza del Campo.

Ballerini chiude al secondo posto non senza un pizzico di rammarico. Al lombardo sono mancate le gambe nel momento dell’attacco decisivo di Van Aert. “Ho fatto un fuori giri nel seguire Pogacar nel suo primo attacco – ha dichiarato a fine gara il portacolori della XDS Astana – Forse con una condotta più accorta avrei potuto rispondere all’azione di Van Aert. Peccato, oggi aveva una gran gamba“. Resta un piazzamento di tutto rispetto, conquistato al termine di un Tour iniziato male a causa della caduta in cui è stato coinvolto nelle prime tappe. Ottimo anche il sesto posto di Matteo Trentin.

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