Pedersen apre al Giro

Una volata lunghissima, una progressione impeccabile e poi il trionfo per Mads Pedersen a Tirana, traguardo della prima tappa del Giro d’Italia n. 108, che ha preso il via dall’Albania. Il danese è anche la prima maglia rosa.

Brivido per Ayuso – Il Giro scatta dall’Albania, per questa Grande Partenza all’estero. Prima fatica da Durazzo a Tirana (la capitale) di 160 km. Ad una novantina di chilometri dal traguardo, scivolata per Juan Ayuso, uno dei grandi favoriti di questo Giro, forse il favorito n. 2 dopo Primoz Roglic. Lo spagnolo della UAE si rialza con qualche escoriazione, che lo limita per il resto della tappa tant’è che nella doppia scalata di Surrel (6,9 km di ascesa) non risulta pimpante, ed è un po’ indietro rispetto ad altri big della Generale.

Forcing della Lidl-Trek – La prima scalata, ma soprattutto la seconda verso il GPM di Surrel, si segnala in grande spolvero la Lidl-Trek con Giulio Ciccone a scandire il ritmo, seguito da Mads Pedersen e Mathias Vacek. La selezione è evidente e sull’ultima asperità (cima a soli 13,3 km dall’arrivo) restano in poco più di trenta nel gruppo principale. Ciccone insiste con un ritmo spaccagambe e Pedersen resta sempre in seconda posizione (la definizione di velocista è restrittiva per questo atleta poliedrico, grande interprete delle classiche). Fuori causa tutte le ruote veloci, ad eccezione di Van Aert che, però, nelle ultime centinaia di metri si sfila perdendo posizioni, ma riuscendo comunque a salvarsi per l’imminente volata. Tuffo verso il traguardo con una discesa tecnica, prima degli ultimi chilometri.

Brutta caduta di Landa ed è subito ritiro! – A meno di 4 km dalla conclusione la rovinosa caduta di Mikel Landa, capitano della Soudal-Quickstep, che finisce oltre un marciapiede, rimanendo immobilizzato. Si teme per la schiena, sta di fatto che il 35enne basco deve ancora una volta fare i conti con le cadute che ne hanno limitato tantisimo la carriera.

Ciccone, poi Vacek ed infine Pedersen che completa il lavoro di squadra con tappa e maglia – Nel finale fa capolino in testa al gruppo la Red Bull-Bora Hansgrohe di Primoz Roglic, con l’intento di tenere lo sloveno nelle primissime posizioni lontano da rischi. Poi, all’ultimo chilometro il gigantesco Mathias Vacek prende la testa del plotone e scorta fino all’ultima curva che immette sul rettilineo finale il proprio leader Pedersen. L’ex campione del mondo parte lunghissimo, Van Aert rimonta, ma non riesce nel colpo di reni sulla linea a sopravanzare il danese, che vince con pieno merito. Mads Pedersen prima maglia rosa! E Van Aert mastica amaro per l’ennesimo piazzamento. Terza moneta per Aular Orluis, quindi Francesco Busatto (prima maglia bianca), Tom Pidcock, il veterano Diego Ulissi, e il campione olimpico di Tokyo Richard Carapaz.

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