Jonathan Milan è riuscito nell’intento di arrivare a Parigi in maglia verde. Il suo grande obiettivo stagionale lo ha portato a termine con grande caparbietà e spirito di sacrificio.
Terzo italiano – Una maglia, quella “Vert”, che simboleggia il leader della classifica a punti. Milan ha saputo centrare questo importante e prestigioso traguardo cogliendo con due successi di tappa, vari piazzamenti e un’infinità di T.V. Così, dopo due maglie ciclamino al Giro d’italia (2023 e 2024), è arrivata questa grande soddisfazione, che assume grande rilevanza in considerazione del fatto che il possente velocista della Lidl-Trek è il terzo italiano della storia a ottenere questo risultato.
Bitossi nel 1968 – La maglia verde della classifica a punti è stata istituita nel 1953. Il primo a indossarla a fine Tour fu lo svizzero Fritz Schaer. Il primo italiano a vincere questa speciale classifica è stato Franco Bitossi, “cuore matto” nel 1968. Un Tour senza una vera identità, in un’era interlocutoria tra due grandissimi come Anquetil e Merckx. A vincere la classifica finale fu Jan Janssen, primo grande campione olandese, vincitore tra le altre anche di un Mondiale, di una Vuelta a Espana, di una Parigi Roubaix e appunto quel Tour soffiato in extremis ad Herman Van Springel nella cronometro finale. Bitossi, gran cacciatore di classiche e di tappe, fece un gran Tour: due vittorie di tappa, la classifica a punti, la combinata e 8° nella classifica finale a poco meno di due minuti dal podio. Particolare curioso, quella fu l’unica edizione in cui la tradizionale maglia verde venne sostituita da quella rossa.
Il canto del cigno di Petacchi – La grande e lunga carriera del velocista spezzino ebbe uno dei suoi momenti più alti nella conquista della maglia verde a 36 anni, anno 2010. Ale-jet ritrova vecchie sensazioni, vince due tappe in avvio, poi due secondi e tre terzi posti a legittimare una “verde” luminosa, eguagliando Stan Ockers come corridore più anziano a vincere questa classifica.