Geraint Thomas ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica. Un addio, dolce e amaro, che si consuma proprio dove tutto è iniziato: a Cardiff, la sua città natale. “Mister G” ha tagliato il traguardo dell’ultima tappa del Tour of Britain applaudito da colleghi e osannato dai tifosi.
È un capitolo che si chiude per il ciclismo britannico e mondiale. Un uomo che ha incarnato la determinazione, il sacrificio e l’amore per la bicicletta. Dal velodromo alla strada, un percorso di successi.
La carriera di Thomas è un inno alla versatilità. Ha iniziato a dominare nel velodromo, conquistando l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre a Pechino 2008 e Londra 2012. Ma la sua vera vocazione era la strada. Con il team Sky, poi Ineos Grenadiers, si è trasformato da gregario fidato a capitano vincente. La vittoria al Tour de France 2018 è il punto culminante. Il 2018 sarà per sempre la stagione di Thomas. Dopo anni di duro lavoro all’ombra di Chris Froome, ha finalmente avuto la sua occasione. Ha conquistato la maglia gialla sul traguardo dell’Alpe d’Huez e non l’ha più lasciata. La sua vittoria al Tour de France è un capolavoro di intelligenza tattica e resistenza. Il trionfo di un atleta che non si è mai arreso.
Un’icona del ciclismo moderno – Thomas non è stato solo un campione, ma un’icona. La sua onestà, la sua umiltà e il suo sorriso contagioso lo hanno reso uno dei ciclisti più amati del gruppo. Ha ispirato una generazione di giovani atleti, dimostrando che con il duro lavoro e la passione si possono realizzare i sogni.
L’ultimo saluto a Cardiff – La tappa finale del Tour of Britain, con arrivo a Cardiff, è stato il palcoscenico perfetto per il suo addio. Un’occasione per salutare i suoi tifosi, la sua famiglia e la sua città. Un momento di emozione e celebrazione per una carriera straordinaria.




