Rispetto le anticipazioni della vigilia, la Federazione per i mondiali in Ruanda (21 – 28 settembre) ha previsto la presenza di ben 6 donne élite (2 in più rispetto a quanto preventivato), 5 élite (‘ma stiamo valutando anche in questo caso un sesto atleta’), quattro U23, una donna U23, 3 juniores e altrettante donne juniores.
Comunicato Stampa FCI
Si è svolta a Milano la riunione tecnica dedicata ai Mondiali ed Europei strada. Presenti, oltre al team manager Roberto Amadio, i tecnici Marco Villa, Marco Velo, Marino Amadori, Edoardo Salvoldi e Mario Scirea. La riunione è servita per fare il punto sulle due trasferte, impegnative sia per gli aspetti logistici che per il breve lasso di tempo che le separa.
Per quanto riguarda i mondiali in Ruanda, la Nazionali azzurre saranno presenti con il contingente massimo, tenuto conto delle caratteristiche dei percorsi e delle effettive opportunità di ben figurare nelle varie categorie. “I mondiali – ha ricordato il team manager Amadio – presentano caratteristiche tecniche simili per quanto riguarda prove in linea e a cronometro. È stato pertanto deciso il possibile doppio impiego per i convocati”.
Rispetto le anticipazioni della vigilia, la Federazione ha previsto la presenza di ben 6 donne élite (2 in più rispetto a quanto preventivato), 5 élite (‘ma stiamo valutando anche in questo caso un sesto atleta’), quattro U23, una donna U23, 3 juniores e altrettante donne juniores. Il contingente per i mondiali, quindi, prevede la presenza in tutte le categorie e gare del programma.
“Nonostante le difficoltà legate alla trasferta in Africa, la Federazione ritiene fondamentale onorare l’appuntamento nel rispetto della nostra tradizione, degli atleti, delle società e tenuto conto delle nostre effettive possibilità di successo“, ha precisato Amadio.
Riguardo gli Europei, il Team Manager ha concluso: “L’appuntamento continentale presenta cronometro per specialisti e prove in linea per passisti scalatori. Sarà difficile immaginare un doppio impiego e ci regoleremo di conseguenza. L’appuntamento in Francia, subito dopo una trasferta come quella in Ruanda, solleva diversi problemi organizzativi che la Federazione sta risolvendo senza per questo rinunciare ad alcuna opportunità“.




