Giulio Pellizzari firma la sua prima vittoria da professionista nella 17esima tappa della Vuelta, in cima all’Alto de Morredero. Con un’azione perentoria l’alfiere della Red Bull-Bora Hansgrohe si è lasciato alle proprie spalle tutti i migliori della Generale e si è involato verso il successo. Distacchi minimi tra i primi in classifica.
Cronaca – La O Barco de Valdeorras-Alto de El Morredero (143,2km) è la penultima tappa con arrivo in salita. Tra Vingegaard e Joao Ameida il divario è limitato a soli 48″: una sfida che, a qesto punto, si gioca molto sui nervi. La fuga di giornata è composta da 12 elementi, tra i quali Antono Tiberi, alla ricerca di un risultato ad effetto dopo un altro fallimento in un GT. Ma il gruppo non lascia troppo spazio alla fuga che, infatti, viene anullata ai piedi della salita finale.
Hindley accende la miccia, Almeida si stacca e poi rientra – Supremazia della Visma in testa al gruppo con Ben Tulett, Matteo Jorgenson e Sepp Kuss, davanti alla maglia roja. L’ascesa finale misura 8,8 km con pendenza media del 9,7% (max 16%) ed è Jai Hindley a smuovere le acque (-6,3). Alla ruota dell’australiano restano, in un primo momento, solamente Tom Pidcock, Matthew Riccitello (avversario n. 1 di Pellizzari per la conquista della maglia bianca) e la maglia rossa Vingegard; Joao Almeida e Giulio Pellizzari perdono qualche metro, ma poco meno di un chilometro dopo si accodano e si forma un sestetto al comando.
Vingegaard in difesa – Il danese non ha la gamba dei giorni migliori, è sempre attentissimo ma non mette il naso fuori e lascia agli altri l’iniziativa. E anche Almeida non sembra pimpante come nelle due prime settimane. Così, i più attivi sono gli altri quattro.
Primo scatto di Pellizzari, ripreso. Il secondo è quello decisivo! – Capita l’antifona, Giulio Pellizzari prova una prima volta (-3,9), ma il suo tentativo viene rintuzzato. Tenta Hindley (-3,6), niente da fare. Riparte Pellizzari! Mancano 3,5 km al termine e il marchigiano guadagna subito terreno. Si attende la rasoiata di Vingo, che non arriva. Solo Riccitello e anche Pidcock provano a chiudere, con un Hindley nel ruolo di copertura. Pellizzari vince con pieno merito (abbuono 10″) precedendo Pidcock di 16″ (abb 6″), poi Hindley a 18″ (ab. 4″), Vingegaard a 20″, Joao Almeida a 22″, e Riccitello a 26″.
Almeida sogna il sorpasso – La sfida tra il danese e il lusitano è più che mai in bilico: con i 2″ guadagnati Vingo precede Almeida di 50″, un margine troppo esiguo per la crono di 27 km di domani, favorevole ad uno specialista come il capofila della UAE. Pidcock a 2’28”, Hindley a 3’04” e Pelizzari a 3’51” lottano per il terzo gradino del podio, per ora…




