Freccia Pogacar!

Tadej Pogacar asfalta gli avversari e si prende la Freccia Vallone 2025, la seconda della sua maestosa carriera. Il fuoriclasse sloveno ha acceso il gas nel tratto più duro del Muro di Huy e per tutti si è spenta la luce.

Pogacar vuole la rivincita dopo l’Amstel – Dopo la beffa domenica all’Amstel, per mano di Matias Skjelmose, Pogacar vuole riprendersi lo scettro nella prima delle due classiche ardennesi del Belgio, in attesa di puntare al tris alla Liegi domenica prossima. Pioggia e maltempo sulla corsa, rendono ancora più dura una gara che ha nell’iconico approdo sul Muro di Huy il suo tradizionale e spettacolare epilogo. La corsa affronta numerose cotes e due passaggi su Huy, prima dell’arrivo. Da 40 anni la corsa si conclude a Huy e quasi sempre la gara è risultata bloccata prima del terribile muro. La fuga di giornata è stata sempre sotto controllo della UAE, la formazione di Pogacar. Out Skjelmose ai -40 per una caduta.

Forcing UAE – Annullata la fuga della prima ora, la gara si indurisce sulla penultima delle 11 salite di giornata, la Côte de Cherave  (1.400 metri al 7,6%, max 13,8%) dove il baby talento elvetico Jan Christen (21 anni il prossimo 26 giugno) imprime un’andatura che seleziona il gruppo. Pogacar rimane a ruota in posizione di sparo e poi subito dietro Remco Evenepoel. Il doppio campione olimpico, tornato alle gare venerdì scorso con il brillante acuto alla Freccia del Brabante, cui ha fatto seguito il terzo posto all’Amstel, punta al bersaglio pieno. Terminato lo strappo (-5,5), Pogacar prova ad allungare in discesa, ma Evenepoel è prontissimo a saltare sulla sua ruota. Si profila un nuovo duello tra i due fuoriclasse, battuti a sorpresa da Skjelmose all’Amstel.

Healy prova, poi rimbalza ed è solo Pogacar! – Ed ecco l’attesissimo muro di Huy (1.300 metri al 9,6% con punte massime al 20%!). Dopo l’iniziale lavoro di Brandon McNulty, torna in testa un inesauribile Christen (già 2 successi in questa stagione: Trofeo Calvià e 1 tappa alla Volta ao Algarve). Pogacar, sporco di fango ma estremamente concentrato, non abbandona la terza posizione, poi Remco. Poco prima del tratto più duro, la famosa “curva Criquielion”, è Ben Healy a mettere fuori il muso, ma Pogacar è là, pronto a replicare con una progressione pazzesca. Seduto, senza scattare ma con un giro di pedalate impossibile per tutti, Pogi allunga deciso senza la replica di nessuno. Healy rimbalza all’indietro, Evenepoel si spegne sul più bello, e il solo a limitare i danni è Kévin Vauquelin, 24 anni il prossimo 26 aprile, già secondo lo scorso anno alle spalle della sorpresa Williams. Pogacar fa il vuoto e si gode il successo, il secondo nella Freccia dopo il trionfo del 2023. Vauquelin termina a 10″, un’enormità in soli 400 metri dall’attacco di Pogi. Terzo gradino del podio per Tom Pidcock a 12″, poi 4° Lenny Martinez (altro giovanissimo talento di soli 21 anni) a 13″, 5° Healy, 6° Buitrago a 16″, 7° Romain Grégoire, 8° Thibaut Nys (molto atteso alla vigilia) e solo 9° Remco Evenepoel. Ottimo Christen che, dopo il grande lavoro per il proprio capitano, riesce a chiudere al tredicesimo posto. Primo degli italiani Davide Formolo, 16°.

Freccia in maglia iridata – Questo ennesimo successo (vittoria n. 94 in carriera) Tadej Pogacar lo firma da campione del mondo. In maglia iridata ha vinto Giro dell’Emilia, Il Lombardia, Strade Bianche, Giro delle Fiandre e Freccia Vallone! Bella collezione di classiche. Prima di Tadej, erano riusciti a vincere la “Freccia” in maglia iridata: Marcel Kint (1943-44-45; aveva vinto il mondiale nel ’38, ma poi ci fu lo stop per la Grande Guerra); Ferdi Kubler (1952); Rik Van Steenbergen (1958); Eddy Merckx (1972); Claude Criqueilion (1985); Cadel Evans (2010); Julian Alaphilippe (2021).

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