L’ultima perla di Viviani: oro nella gara a eliminazione

C’è un copione che solo i grandi campioni sanno scrivere, un finale che va oltre la semplice vittoria e si trasforma in un inno, in una leggenda. Elia Viviani ha chiuso la sua carriera agonistica a Santiago del Cile come aveva sempre sognato, in sella, vincendo per la terza volta la medaglia d’oro nella corsa a Eliminazione.

​È stato un addio da brividi – Un’ultima danza sul parquet del velodromo cileno, dove il cuore dell’Italia ha battuto all’impazzata. Dopo sedici anni di chilometri, volate vincenti, trionfi olimpici e maglie iridate, Viviani ha affrontato la sua ultima gara non solo con la consueta intelligenza, ma con la fame insaziabile di chi sa che non ci sarà un altro domani. Giro dopo giro, l’emozione si tagliava a fette. I rivali cedevano, eliminati uno dopo l’altro, sotto il peso della pressione e del ritmo imposto. L’ultima sfida è contro il neozelandese Campbell Stewart. L’ultimo, spettacolare, sprint è stato un grido al destino. Viviani si è lanciato con la potenza e la determinazione dei suoi giorni migliori, superando il diretto avversario negli ultimi metri, una ruota, poi due, e infine l’arrivo. Oro!

​Il boato del velodromo non era solo il fragore per un titolo, ma l’omaggio a un’icona che aveva appena compiuto l’impresa perfetta. L’abbraccio con la moglie Elena Cecchini, i festeggiamenti di tutta la squadra italiana.​ Un addio così non è una fine: è un capolavoro! Viviani scende di bicicletta da Campione del Mondo in carica. Un campione che ha deciso la propria uscita di scena con la stessa maestria con cui ha dominato per anni.

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