Il flop di Vingegaard

Quella che era stata annunciata come la sfida a tre tra i giganti del ciclismo, Pogacar, Evenepoel e Vingegaard, si è rivelata un monologo dello sloveno e una cocente delusione per il danese. Nella gara in linea dei Campionati europei di Drome-Ardeche, vinti in modo schiacciante da Tadej Pogacar, il grande sconfitto è stato Jonas Vingegaard, costretto al ritiro anticipato, ben oltre 100 chilometri dal traguardo.

Il crollo imprevisto – L’episodio che ha segnato la corsa si è verificato sul secondo passaggio della salita di Saint-Romain-de-Lerps, quando al traguardo mancavano ancora 109 chilometri. Il ritmo sostenuto – imposto in particolare dalla nazionale belga con l’obiettivo dichiarato di isolare Pogacar – è stato fatale non all’iridato sloveno, ma sorprendentemente al vincitore dell’ultima Vuelta a España. Vingegaard ha perso contatto dal gruppo dei migliori, un distacco che non è più riuscito a colmare. Poco dopo, il danese ha abbandonato la corsa, chiudendo in anticipo una giornata da dimenticare.

La prima in linea e le aspettative mancate – Il ritiro assume un significato ancora più amaro se si considera che la prova in linea dei Campionati europei rappresentava la prima e unica gara di un giorno in linea della stagione di Vingegaard, nonché la sua prima convocazione in nazionale Elite. Il danese aveva scelto appositamente il tracciato esigente della corsa continentale per mettere alla prova la sua resistenza in una gara di un giorno. In un percorso per scalatori ci si aspettava una prestazione da protagonista, se non addirittura un assalto al podio. “Non so cosa sia successo, ma è chiaro che non era la mia giornata” ha dichiarato Vingegaard a fine corsa, ammettendo la sua sofferenza sin dalla prima salita. La Danimarca, che aveva puntato sul suo leader per contrastare il duo Pogacar-Evenepoel, ha dovuto rivedere i piani, affidandosi al solo Mattias Skjelmose, alla fine settimo al traguardo. Per Vingegaard la stagione si conclude con un’uscita di scena inaspettata, che lascia un grande punto interrogativo sulla sua capacità di convertire il dominio nei Grandi Giri in successo nelle Classiche.

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