E adesso il Giro!

Jonas Vingegaard è stato il vincitore della 80esima edizione della Vuelta a Espana. Il danese ha rispettato in pieno il pronostico, che lo dava come il super favorito della grande corsa a tappe iberica. Qualsiasi risultato che non fosse stato il primo posto, sarebbe stato un fallimento per il “Re pescatore”. Perché? Per il fatto semplice che il capitano della Visma da ormai un lustro ha dimostrato nei GT di essere secondo solo al Pogacar pigliatutto del 2024/25, dopo averlo battuto nei Tour 2022 e ’23 (e dopo essere giunto secondo nel ’21 quando, però, era ancora un semisconosciuto). Logico, quindi, che Jonas avesse una spada di Damocle in questa Vuelta.

Tre settimane senza un cedimento – Alla fine, Vingegaard non ha stravinto, nel senso che non ha dominato vincendo a ripetizione sugli innumerevoli arrivi in salita, ma ha ugualmente condotto la gara da autentico padrone del vapore. Ha vinto già a Limone Piemonte (2^ tappa) e indossato la roja, poi l’ha persa un solo giorno (meteora Gaudu), l’ha ripresa per un solo giorno dopo la cronometro a squadre, per consegnarla al tenace Torsten Traen, che l’ha difesa per 4 giorni, prima di tornare per la terza volta in maglia rossa dopo il primo giorno di riposo. Nel frattempo, Vingo aveva vinto la tappa con arrivo in salita a Valdezcaray (9^ tappa), e questa è stata la dimostrazione di forza più nitida lungo l’arco dell’intera gara. Infine, dopo aver vissuto una fase sulla difensiva (a causa di una tonsillite e problemi di respirazione, notizie trapelate solo a Madrid), la ciliegina sulla torta con il sigillo nella 20esima tappa con arrivo sulla terribile Bola del Mundo, che di fatto ha chiuso i giochi.

Pillole statistiche – Vingegaard ha vinto 3 tappe (Limone Piemonte, Valdezcaray e Bola del Mundo), e in due (L’Angliru e La Farrapona) è giunto secondo: tutte con arrivo in salita. Nelle classifiche speciali, ha sfiorato il successo nella classifica a punti/maglia verde (vinta da Mads Pedersen) e nella classifica degli scalatori/maglia a pois (successo di Jay Vine). La Vuelta 2025 segna pure una prima storica: Vingegaard è il primo danese a vincere il Giro di Spagna. Curiosamente, il giorno precedente i tre successi parziali ha vinto sempre Jasper Philipsen. Vingo sale così a quota tre vittorie nei GT, senza dimenticare ben tre secondi posti al Tour e uno alla Vuelta.

Ora il Giro per la Tripla Corona – Lo ha solo accennato, ma adesso si fa sempre più forte l’idea di presentarsi al prossimo Giro d’Italia. Lo aspetta la leggenda: vincere la corsa rosa e completare il tris nelle tre Grandi corse a tappe. Se ci riuscirà, sarà il primo negli anni ’20, 8 ottonni dopo Chris Froome e, soprattutto, ci riuscirà prima di un certo… Tadej Pogacar.

Facebooktwitterlinkedinyoutubeinstagram