Acuto di Simon Yates – Healy nuova maglia gialla

Simon Yates coglie sul Massiccio Centrale la sua terza vittoria di tappa al Tour (le prime due nel 2019). Ben Healy conquista la maglia gialla, riportando in Irlanda il simbolo del primato della corsa più importante al mondo 38 anni dopo Stephen Roche.

Il Massiccio Centrale primo vero esame in salita – Finalmente ecco le prime vere salita, al decimo giorno il Tour n. 112 affronta il primo vero esame con una lunga serie di salite (ben otto!), anche se non lunghe, ma comunque abbastanza dure. Decima tappa, da Ennezat a Le Mont Dore, solamente 165,3 km ma con una concentrazione di salite decisamente importante. Sono sette gpm di seconda e uno solo di terza categoria.

Fuga con corridori importanti – Il tracciato strizza l’occhio alle fughe e la fuga si forma e viene composta da atleti di spessore. Ci sono Simon Yates e Victor Campenaerts (della Visma di Vingegaard), Quinn Simmons, il talentuoso Lenny Martinez, Ben Healy, Ben O’Connor, Thymen Arensman e Michael Storer, solo per citare i più quotati. Martinez fa incetta di punti per la maglia a pois e, nel giorno della festa nazionale francese, si prende la prestigiosa maglia che nel 1978 fu appannaggio di suo nonno Mariano.

Restano in cinque nel finale – Penultima salita, Col de la Croix Saint-Robert (5,1 km al 6,4%), con Healy (maglia gialla virtuale), S.Yates, Storer, O’Connor ed Arensmann con quasi 6′ di vantaggio sul gruppo Pogacar, nel quale c’è una sterile supremazia della Visma (molto attivi Jorgenson e Kuss) sulla UAE. Pogacar, pur avendo perso Joao Almeida, può contare ancora su Adam Yates e Jonathan Narvaez.

Le Mont Dore (3.300 metri all’8%) giudice inappellabile per i big e per il successo di tappa – Si giunge così alla breve, ma durissima ascesa finale con i cinque attaccanti con ben 5′ tondi. Ed è proprio Simon Yates, il più titolato del drappello di testa, a scattare poco prima di approcciare l’erta conclusiva (-3,6). O’Connor si riporta su Yates, mentre Healy controlla soprattutto il tempo per conquistare la leadership. Nuovo affondo di Yates (-2,4) e O’Connor si stacca, mentre Arensman è il primo inseguitore. Dietro, Campenaerts si fa raggiungere dal gruppo e sono lo stesso corridore belga e Jorgenson a tirare Vingegaard, poi la maglia gialla senza più compagni di squadra.

L’intelligenza di Simon Yates – Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia prosegue nella sua azione, controlla Arensman, che si avvicina minaccioso. Il britannico dosa bene le energie rimaste e dà l’ultima decisiva stoccata nelle ultime centinaia di metri respingendo l’assalto del neerlandese della Ineos. Dopo un velleitario tentativo di Evenepoel, Pogacar allunga con Vingegaard a ruota, riprendono Lenny Martinez che si esalta con i due grandi del Tour e arriva assieme a loro. Ben Healy, giunto terzo è la nuova maglia gialla.

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