Prima italiana con Scaroni e Fortunato – Carapaz e S.Yates mettono alle corde Del Toro

Il primo vero tappone di montagna sconvolge la classifica generale del Giro d’Italia con Richard Carapaz che per poco non sfila la maglia rosa a Del Toro, apparso in grande difficoltà. Ma la giornata di oggi ha regalato tanti spunti, a partire dal ritiro (ormai scontato) di Primoz Roglic, il grande favorito della vigilia; il crollo di Juan Ayuso, favorito n. 2 alla partenza in Albania; la grande giornata degli italiani con il successo, targato Astana, di Scaroni e Fortunato (sempre più re della classifica degli scalatori) che arrivano in parata; ma come dimenticare il terzo posto del promettente Pellizzari che, liberato dai compiti di gregariato (svolti alla grande fino a due giorni fa) verso Roglic, è giunto terzo al traguardo; la silenziosa ma incisiva rimonta di Simon Yates. Insomma un Giro più vivo e incerto che mai!

Fuga, cadute e ritiro di Roglic – Sedicesima tappa, da Piazzola sul Brenta a San Valentino Brentonico, 203 km durissimi con quattro GPM, compreso l’arrivo ai 1.316 metri di Brentonico. Joshua Tarling, protagonista con altri della prima fuga cade rovinosamnte ed è costretto ad abbandonare. Si rimescolano le carte e si forma un nutrito gruppo al comando con oltre venti uomini, tra cui la maglia azzurra Lorenzo Fortunato, che si prende il primo GPM. All’inizio della seconda salita di giornata, si ritira Primoz Roglic! Il campione sloveno vittima di una nuova caduta, alza definitivamente bandiera bianca dopo gli scivoloni nella tappa degli sterrati e nella ricognizione della crono. Brutta scivolata e conseguente ritiro anche per Alessio Martinelli, che faceva parte della fuga.

Ayuso dice addio ai sogni di gloria – Un’altra vittima illustre è Juan Ayuso, che sul Santa Barbara, terza asperità di giornata, si stacca inesorabilmente. Anche per lo spagnolo, i postumi della caduta nella tappa di Siena con infortunio al ginocchio, sono estremamente negativi e gli viene presentato il conto. Salatissimo. Non rientrerà più. Invece, si riporta nel gruppo maglia rosa un generoso Bernal (caduto anche lui in precedenza, ma quante cadute in carriera per il colombiano!)

Fortunato e Scaroni regalano la prima vittoria italiana – Tutto si risolve nella salita verso Brentonico, ed è il tandem Astana, formato da Lorenzo Fortunato e Christian Scaroni ad involarsi.

Offensiva di Carapaz, Del Toro vacilla e ne approfitta anche S.Yates – Richard Carapaz, già vincitore di una tappa, sferra l’offensiva scattando e staccando la maglia rosa, che si idimostra improvvisamente vulnerabile e in grande difficoltà. La prima vera crisi in questo Giro per Del Toro, che deve mollare pure le ruote di Simon Yates. Emerge pure un grande Giulio Pellizzari, che in vista del traguardo lascia Carapaz per appropriarsi della terza posizione con 15″ sul ecuadoriano. Carapaz guadagna 13″ su Derek Gee, 42″ su S.Yates, 1’21” su Bernal e Caruso, 1’36” su Del Toro, 1’57” su A.Yates, 2’41” su Tiberi. E Ayuso? Pedaggio pesantissimo: 14’47”!

Si rimescolano le carte: S.Yates e Carapaz vicinissimi a Del Toro. Encomiabile Caruso, Pellizzari entra in top-ten – Isaac Del Toro indossa ancora la maglia rosa (sono otto in tutto, finora), ma è braccato da Simon Yates, secondo a 26″, e Richard Carapaz, terzo a 31″; 4° Derek Gee a 1’31”, 5° Damiano Caruso a 2’40”, 6° Bernal a 3’23”, 7° Michael Storer (ben cinque posizioni recuperate) a 3’31”, 8° Tiberi a 4’07”, 9° Pellizzari (con un salto di nove posti in classifica: dal diciottesimo al nono posto!) a 4’36”, 10° Adam Yates a 5’08”. Ayuso perde addirittura quattordici posti e scivola dal terzo gradino del podio al 17° posto a 13’27”.

Statistiche – Come nel 2017 (vittoria di Nibali a Bormio), la prima vittoria italiana arriva alla sedicesima tappa.

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