Ayuso c’è! Roglic in rosa

Con uno splendido assolo nelle ultime centinaia di metri, Juan Ayuso si impone nella settima tappa con approdo a Tagliacozzo, primo arrivo in salita di questo Giro. Primoz Roglic, quarto al traguardo, torna in maglia rosa.

Tagliacozzo chiama i pretendenti alla vittoria finale – Dopo il primo segmento di Giro nel segno di Mads Pedersen, oggi le prime salite e il primo arrivo in quota. Da Castel di Sangro si arriva a Tagliacozzo (168 km) con un continuo salire e scendere (pochissima la pianura), prima del pasto finale con un’ascesa da grande ritmo, prima di 2.400 metri durissimi. Gli ultimi 11,9 km sono al 5,5% di pendenza media, ma a spaventare sono i 2,4 km al 10,1% (max 13%), prima dei 300 metri finali in pianura. La tappa è caratterizzata dalla fuga di sette atleti: Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R-La Mondiale), Alessandro Tonelli (Polti-VisitMalta), Gianmarco Garofoli (Soudal-QuickStep), Christian Scaroni (XDS Astana Team), Paul Double (Jayco AlUla), Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF – Faizanè) e Gijs Leemreize (Picnic PostNL).

Si aspettano gli ultimi chilometri – Ai -4 il gruppo, che si assottiglia sempre di più, è tirato da tre Bahrain-Victorious, seguiti da tre Ineos-Grenadiers. E sono proprio gli Ineos a prendere la prua del plotone ai 3,2 con Castroviejo, Arensman e Bernal in maglia di campione nazionale colombiano. Fa davvero piacere ritrovare a questi livelli il vincitore del Tour de France 2019 e del Giro d’Italia 2021. Il forte vento contrario impedisce gli scatti. Si entra nella fase calda.

Ci prova Ciccone, poi Bernal, ma è Ayuso che azzecca lo scatto vincente – A 1.300 metri dalla fine ecco Giulio Ciccone! Sull’alfiere della Lidl-Trek si riporta molto bene Bernal e via via tutti gli altri. La rampa è davvero dura e Roglic (scortato da un ottimo Giulio Pellizzari) sembra in posizione di sparo, sembra… invece è Bernal che tenta sotto l’ultimo km, ma il colombiano viene immediatamente stoppato e parte deciso Ayuso. Roglic perde qualche metro, mentre Ayuso è imprendibile e vince meritatamente la sua prima tappa in un Grande Giro. A 4″ Isaac Del Toro, luogotenente del vincitore e altro talento in erba della UAE, precede Bernal, Roglic, Ciccone, Tiberi, Damiano Caruso (encomiabile il ragusano, quasi 38 anni!) e Carapaz . Lo sloveno sembrava spacciato, e invece ha avuto un ritorno degno della sua fama.

Rogla si riprende la rosa – Primoz Roglic si riappropria della maglia rosa, adesso lo sloveno comanda con 4″ su Ayuso (nuova maglia bianca), 9″ su Del Toro e 27″ su Tiberi (il laziale non si vede, ma c’è!).

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