Mathieu Van der Poel conquista per il terzo anno consecutivo la Parigi-Roubaix! Al termine di una gara d’attacco e di sovraumana potenza, il fuoriclasse neerlandese ha piegato la resistenza di Tadej Pogacar, fermato nel momento topico da una caduta.
Una maglia iridata in testa alla Foresta di Arenberg – Fuga dei comprimari ma la corsa chiama i giganti verso l’approdo di Arenberg, primo punto nevralgico. Nel settore di pavé precedente, mettono il naso fuori dal gruppo prima Pedersen, poi Pogacar (-103 km), e infine Van der Poel avvicinandosi ai sette reduci la fuga del mattino. Ma è all’approccio della Trouée d’Arenberg (-95,3) che Pogacar infiamma la gara. L’iridato va subito al comando e il gruppo s’allunga. Pedersen incollato alla sua ruota, poi Van der Poel e Ganna. Van Aert è già indietro. Nel successivo settore di Pont Gibus forcing di Pedersen, ma Pogi e VdP sono alle calcagna. Appena usciti dal pavé, scatta violentemente Van der Poel (-87,3)!
Cinque uomini al comando e non c’è Van Aert… – Sull’accelerazione di Van der Poel, davanti restano oltre il neerlandese, Pogacar, Pedersen, Philipsen e Bissegger. Il quintetto procede spedito, ma ai -70 una nuova accelerazione di Pogi mette in fila il drappello. Pedersen fora! Poco più avanti deve fermarsi anche Stefan Bissegger per foratura. Rimangono in tre: Pogacar stretto nella morsa dei due Alpecin-Deceuninck, Van der Poel e Philipsen, primo e secondo nelle due ultime edizioni dell’Inferno del Nord. Corsa ad eliminazione e a Mons-en-Pévèle Vdp perde Philipsen che cede di schianto.
Cade Pogacar! Van der Poel resta solo e diventa imprendibile – Pogacar si esalta e attacca, ma in una curva a destra finisce vicino le transenne, perde l’equilibrio e cade. Van der Poel, con un numero da equilibrista, resta in piedi e prosegue lanciandosi solitario verso Roubaix. Mancano 38 km al termine e la sfida tra i due Fenomeni infiamma ulteriormente la corsa. Testa a testa a distanza tra i due ultimi campioni del mondo, Pogi riparte con 21″ da recuperare, arriva a soli 12″ da Vdp, ma poi perde terreno. Ai -34, nel settore in pavé di Templeuve gesto ignobile di uno spettatore che lancia in faccia a VdP una borraccia. Ma il campione è più forte di tutto e non si scompone. Si succedono gli ultimi tratti in pavé e Van der Poel guadagna terreno prendendo decisamente il largo, complice anche un cambio bici di Pogacar (-21), che riprende con 46″ di ritardo.
VdP vola verso la leggenda – Campin-en-Pévèle (1.800 m) e Carrefour de l’Arbre (2.100) sono il viatico naturale del fuoriclasse olandese verso il mito. Anche per lui una foratura e un cambio bicicletta (-15,6), che non scalfiscono la sua sicurezza, né la pedalata ancora potente ed efficace. Van der Poel giunge al velodromo André Périeux da dominatore assoluto: terza vittoria consecutiva alla Parigi-Roubaix, terza vittoria consecutiva per distacco come Ocatave Lapize e Francesco Moser! Numeri da capogiro. Tadej Pogacar chiude con una prova maiuscola e si prende la seconda piazza a 1’18” dall’Imperatore. A 2’11” Mads Pedersen coglie la terza moneta e si conferma il “Terzo Uomo” delle classiche, alle spalle dei due giganti. Il danese precede Van Aert e un ottimo Florian Vermeesch, compagno di squadra di Pogacar. Ganna finisce lontano con un amaro 13° posto a 4’45” dal vincitore.




