Pogacar si riprende il Fiandre!

Con una nuova irresistibile impresa, Tadej Pogacar conquista la 109esima edizione del Giro delle Fiandre, al termine di una strepitosa azione solitaria iniziata sull’Oude Kwaremont, dopo una serie incredibile di scatti in precedenza che hanno messo al tappeto i grandi avversari dello sloveno.

La grande sfida – L’ennesima sfida del duello infinito tra Mathieu Van der Poel e Tadej Pogacar infiamma l’attesa. Il neerlandese ha un ruolino incredibile nella Ronde van Vlaanderen: 4° nel 2019 (all’esordio); 1° nel 2020, al termine di un serratissimo sprint a due con il rivale di sempre Wout Van Aert; 2° nel 2021, beffato da Kasper Asgreen; 1° nel 2022 (Pogacar 4°); 2° nel 2023, battuto solamente da super Pogacar; 1° nel 2024. Un tris d’autore che lo pone tra i plurivittoriosi di sempre al pari di Achiel Buysse, del nostro indimenticabile Fiorenzo Magni (l’unico a vincere tre edizioni consecutive nel 1949-50-51), Eric Leman, Johan Museeuw, Tom Boonen e Fabian Cancellara. Particolare curioso, è una delle grandi corse in cui Eddy Merckx ha vinto “solo” due volte (1969 e 1975, due vittorie memorabili). Dopo il fantastico successo alla Milano-Sanremo e la replica ad Harelbeke all’E3 Saxo Classic, Van der Poel vuole il record assoluto e cerca il poker. Pogacar, dal canto suo, è alla terza esperienza al Fiandre e, dopo la mezza delusione alla Sanremo, vuole prendersi la rivincita su VDP.

Ganna prova da lontano – Partenza da Bruges e arrivo ad Oudenaarde (269 km) con 16 “muri” e 6 settori in pavé. Nessuna difficoltà nei primi 120 km, poi si entra nella fase calda con gli ultimi 150 durissimi e di pura adrenalina. Fuga iniziale con otto atleti a scaldare la corsa, che se ne vanno al km 37. Sono: Timo Roosen e Sean Flynn (Picnic PostNL), Elmar Reinders (Jayco AlUla), Alessandro Romele (XDS Astana), Connor Swift (Ineos), Rory Townsend (Q36.5), Marco Haller (Tudor) e Victor Vercouillie (Flanders Baloise). Un sussulto per una caduta di Van der Poel, senza conseguenze. Passano i chilometri e si comincia a fare sul serio. Si forma un quartetto con Tiesj Benoot (fido scudiero di Van Aert), Stefan Kung, Vito Braet e il nostro Davide Ballerini. Un altro quartetto al contrattacco e, stavolta, si muove Pippo Ganna, con Quinten Hermans, Daan Hoole e il veterano Matteo Trentin. Italiani sugli scudi, con il giovanissimo Romele nel drappello di testa, Ballerini nel primo gruppetto inseguitore, Ganna e Trentin nel secondo. I due gruppetti si fondono alle spalle dei primi, prima del ricongiungimento ai -90.

Primo colpo di Pogacar ai -55. Van Aert, VDP e Pedersen rispondono presente! – Davanti restano in 13, con Ganna, Trentin e Ballerini. Ma la situazione è in divenire, cresce la tensione per l’atteso passaggio sull’Oude Kwaremont. E l’attacco di Pogacar non si fa attendere. Lo sloveno dà la prima sgasata, alla quale rispondono prontamente Van Aert, Pedersen e poi Van der Poel. La corsa è esplosa. Sul Koppenberg (600 m all’11,6%, max 22%) il gruppetto Ganna perde pezzi, dietro Pogacar imprime il suo ritmo forsennato. Solo Van der Poel in scia. Si ripete il film della Sanremo, con il solito copione. Pogacar all’attacco e VDP perfetto a ruota senza cedere un centimetro! I due fuoriclasse piombano su Ganna, mentre Pedersen è staccato, ancora più indietro Van Aert. Giù dal Koppenberg al comando sono rimasti Kung, Benoot e Ballerini, ma Pogi, VDP, Ganna e Trentin li braccano da vicino. Ricongiungimento ai -42. Ma rientrano Pedersen, Van Aert e altri. Prova Pedersen che, galvanizzato dal terzo successo domenica scorsa alla Gand-Wevelgem (dopo 56 km di fuga!), cerca di sorprendere Pogi & VDP. Lo riprende subito Van Aert, poi Van der Poel e Pogacar, il top del ciclismo mondiale! Intanto la giornata è bellissima: cielo azzurro e sole.

Pogi non sta un attimo fermo – Il campione del mondo attacca nel settore in pavé (prove di Roubaix?) di Mariaborrestraat (400 m) e chi lo riprende? Van der Poel, naturalmente, seguito da van Aert. Non c’è un attimo di tregua, con Pogacar letteralmente indemoniato. Nuovo allungo dell’iridato sul Taaienberg (600 m al 6,6% max 15,8%) con VDP e Pedersen; Van Aert, attorniato dai fedelissimi Jorgenson e Benoot, arranca ma non demorde. Mancano ancora 37 km al traguardo e un terzetto di campioni del mondo illumina il Fiandre: Pogi (campione in carica), Van der Poel (iridato nel 2023 e campione in carica nel ciclocross – dove ha vinto 7 volte! – e nel gravel), Pedersen campione del mondo nel 2019. Al loro inseguimento i tre Visma, Van Aert, Benoot e Jorgenson, Stuyven (coequipièr di Pedersen) e Stefan Kung. Il margine tra i due gruppetti oscilla sempre intorno ai 10″. Sembra poco, ma su questi sentieri e con quei campioni davanti può essere un’enormità. Appena 7″ ai -30, prima di approcciare l’Oude Kruisberg. Sono 2.700 metri (4,1% max 9,4%) con il solito Pogacar a spingere come un forsennato e il solito Van der Poel a rispondere in un duello rusticano. Pedersen cede subito e preferisce (giustamente) proseguire col suo passo. Van Aert, intanto, attacca con Stuyven al mozzo. I due contrattaccanti riprendono Pedersen. Ai -27 questa è la situazione: Pogacar-Van der Poel con 15″ su Van Aert, Pedersen e Stuyven, coppia Lidl-Trek; a 28″ Jorgenson, Benoot e Kung. Van Aert potrebbe ancora beneficiare dell’apporto di Benoot e Jorgenson, ma non si può perdere un attimo con quei due davanti…

Oude Kwaremont: Pogacar spicca il volo, Van der Poel al tappeto! – Solamente 10″ ai -26 e l’inseguimento viene coronato ai -23: cinque uomini al comando: Pogacar, Van der Poel, Van Aert, Mads Pedersen e Stuyven. Mancano gli ultimi due decisivi muri per fare la differenza. Van Aert prova ad anticipare allungando ai -19. Inizia l’Oude Kwaremont (2.200 m con punte massime all’11%, media 4%) ed è sempre Pogacar inesauribile in testa a riprendere con due pedalate Van Aert. Parte Pogacar! Van der Poel risponde, lo sloveno aumenta la velocità e l’olandese perde un metro, poi due, è finita. Pogacar è solo al comando! Per la prima volta, tra Sanremo e Fiandre, VdP si arrende al millesimo scatto del grande rivale. Pogi è una saetta in mezzo a due ali di folla impazzita, pedala come se fosse sul velluto, addomesticando i ciotoli del muro leggendario del Fiandre e asfaltando gli avversari. Mostruoso. Già 12″ il vantaggio in cima. Rimane solo il Paterberg, e il fuoriclasse dell’UAE-XRG supera con irrisoria facilità anche l’ultimo tassello che lo proietta verso l’ennesima prodezza di una carriera favolosa. Ai piedi dell’ultimo muro, Pogi ha 28″ su Van Aert, Van der Poel, Stuyven e Pedersen. Pogi si riprende lo scettro del Giro delle Fiandre, divorando gli ultimi 13 km e aumentando il margine sui quattro inseguitori. Sempre in punta di sella, sempre potente e agile giunge ad Oudenaarde a prendersi il meritato trionfo in maglia iridata.

Ganna e Ballerini in top-ten – A 1’01” la volata per il podio è appannaggio di Mads Pedersen (che 7 anni dopo torna sul secondo gradino del podio del Fiandre), che supera nettamente Van der Poel (per la prima volta terzo) e Van Aert, 5° Stuyven. Al 6° posto Benoot a 1’51”, 7° Kung a 1’53”, poi a 2’19” la volata del gruppo dominata da Pippo Ganna che supera Garcia Cortina e Ballerini, che chiude la topo-ten.

Facebooktwitterlinkedinyoutubeinstagram