Appunti dalla Tirreno Adriatico verso le Classiche e il Giro d’Italia

Il classico appuntamento sul lungo mare di San Benedetto del Tronto ha sancito come ogni anno la fine della Tirreno Adriatico e l’ inizio di una serie di considerazioni in vista degli imminenti appuntamenti tra cui spiccano Milano Sanremo e ed il prossimo Giro d’Italia.

Coppia italiana – Tra ambizioni di classifica generale, cacciatori di tappa e cercatori di funghi, sono stati parecchi i corridori che hanno dato lustro alla Corsa dei due Mari in primis la coppia d’oro dell’ Italia su pista Ganna e Milan i due fratelli di Nazionale si sono resi protagonisti indiscussi come cacciatori di giornata portando a casa nel complesso un bottino di tre vittorie di tappa tra crono e volate incredibili, mostrando un mix esaltante di potenza e resistenza, fattori di una condizione super che di fatto, per loro stessa ammissione, li inserisce tra i favoritissimi per la vittoria della Milano Sanremo.

Van der Poel il misterioso – Sempre in tema Milano Sanremo il terzo corridore è Mathieu Van der Poel. L’olandese potrebbe essere definito un “cercatore di funghi” e non è una presa in giro, ma un soprannome di chi usa come tattica il nascondersi agli altri per raggiungere il massimo obbiettivo, atteggiamento tipico appunto dei cercatori di funghi. Il pluricampione olandese non ha svelato le carte come da sua consuetudine, ma ha lavorato di nascosto per affinare una condizione che a sprazzi si è vista brillante, ne sa qualcosa Ganna il quale si è visto annullare un attacco sul finale di tappa grazie ad una sgasata del fuoriclasse in maglia Alpecin Deceuninck.

Il Predestinato – Chiuso l’ argomento Milano Sanremo, c’è da allungare lo sguardo verso il Giro d’Italia. Il gradino più alto del podio della Tirreno Adriatico conferma le potenzialità di Juan Ayuso. Il campioncino spagnolo ha saputo cogliere il massimo risultato mettendo a segno due colpi che di fatto hanno mandato KO tutti gli avversari, arrivando secondo nella crono di Camaiore dietro un inarrivabile Ganna e dominando l’ ascesa sul traguardo di Frontignano. Due super prestazioni che gli hanno permesso di dominare la classifica generale e puntare dritto al Giro d’Italia, suo grande obbiettivo di stagione.

Tiberi c’è – A chiudere il cerchio c’è Antonio Tiberi. Col terzo posto finale e le ottime prestazioni a cronometro e in salita conferma la crescita del ciclista laziale. A un motore già potente c’è da aggiungere l’ottima gestione degli sforzi: sapeva che Ayuso era imbattibile e – ben guidato da Franco Pellizotti in ammiraglia – ha saputo gestire al meglio delle sue possibilità l’ascesa di Frontignano, guadagnandosi così il posto sul gradino più basso del podio a fronte di una piazza d’onore scippata gli da Ganna nell’ultimo sprint intermedio verso il traguardo di San Benedetto del Tronto. Il ragazzo c’è e migliora di anno in anno. Il paragone con Vincenzo Nibali è azzardato, ma Tiberi lancia segnali importanti per un futuro “roseo”.

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