Sesta tappa della Parigi-Nizza, che definirla Corsa verso il Sole quest’anno è davvero una forzatura. Da Saint-Julien-en-Saint-Alban – Berre l’Etang (210 km) a farla da padrone sono freddo, pioggia e vento. È emersa una lotta interessante tra i big, con la Visma Lease a Bike (orfana di Vingegaard) che ha scatenato in discesa l’offensiva lanciando, oltre alla maglia gialla Jorgenson, anche Axel Zingle, Edoardo Affini, Per Strand Hagenes, Barte Lemmen e Victor Campenaerts. Con i sei uomini giallo-nero anche sei alfieri della Ineos Grenadier: Joshua Tarling, Magnus Sheffield, Thymen Arensman, Samuel Watson, Tobias Foss e Bob Jungels. Un’offensiva in piena regola con pochi altri big come Mattias Skjelmose e Florian Lipowitz. Nella rete è caduto un pesce grosso: Joao Almeida. Il portoghese non è riuscito a recuperare più e alla fine ha pagato un pesante dazio: 1’54”.
Pedersen centra il terzo acuto stagionale – Nel finale, il drappello di testa si è assottigliato e sulla linea del traguardo a sfrecciare vincente è stato l’unico velocista (anche se definirlo velocista è quantomeno riduttivo) presente, Mads Pedersen. Il danese ha vinto superando nell’ordine Tarling, Watson, Zingle e Matteo Sobrero, quinto.
Jorgenson lanciato verso il bis – A quarantotto ore dalla conclusione, l’americano Matteo Jorgenson è saldamente in testa alla Generale con 40” su Lipowitz (maglia bianca di miglior giovane) e 59” su Skjelmose. Joao Almeida scivola in quinta posizione con un distacco di 2’40”.




